Ticino online:
per chi interessasse questo è l'articolo passato su Tio a settembre 2016:
Obesità infantile, un fenomeno in costante espansione
Tra il 4% e il 5% dei giovanissimi ne soffre. I bambini sovrappeso sono invece tra il 10% e il 15%. Abbiamo parlato di questa problematica con il pediatra Paolo Peduzzi fondatore del programma Pesovia
BELLINZONA - Nonostante gli appelli lanciati da medici e istituzioni riguardo ad uno stile di vita più sano, per quanto concerne alimentazione e movimento fisico, il fenomeno dell’obesità non accenna a diminuire ed è, anzi, in costante espansione, soprattutto tra i giovanissimi.
Per parlare della crescita del fenomeno, abbiamo sentito il pediatra Paolo Peduzzi, che oltre ad occuparsi della problematica da svariati anni, ha pure creato un programma multidisciplinare per combattere l’obesità che quest’anno ha tagliato il traguardo dei 10 anni: Pesovia. «Dai primi anni di attività a Bellinzona, ho potuto osservare come i nostri ragazzi soffrissero, in sempre maggior numero, di problemi legati al sovrappeso».
Ma quanto è vasto il problema dell’obesità infantile in Ticino? È ancora Peduzzi a scattare un’istantanea a tinte fosche del problema. «Nel nostro cantone per fortuna o purtroppo non si distingue dalle altre regioni svizzere o dalle altre nazioni europee. L'obesità infantile raggiunge circa il 4-5% della popolazione, con piccolissime differenze tra i due sessi. Il sovrappeso varia invece tra il 10 e il 15%. Quello che può impressionare è che vi è un notevole aumento annuo, regolare da decenni. Negli ultimi due decenni non si è mai rilevato un ristagno o un calo ma sempre e solo un aumento delle percentuali».
Cosa può provocare questa problematica in termini medici?
«In termini medici sia il sovrappeso che l'obesità sono evidenti fattori rischio per molte malattie endocrinologiche (il diabete in prima fila), come pure cardiovascolari (infarti, ictus,...) o ortopediche.Un’aggravante è poi il fatto che l'incidenza dei fattori rischio aumenta con il tempo». Il significato? «Essere sovrappeso già dalla giovane età è molto più grave che diventarlo da adulto o addirittura da anziano».
E a livello psicologico?
«In termini psicologici le conseguenze sono evidenti a tutti: dalla battuta, allo scherno aperto e pubblico, alla totale derisione e alla marginalizzazione sociale fino al maltrattamento sotto forma di mobbing o di bullismo».
Quali sono le cause che provocano un problema di sovrappeso nei giovani?
«È la domanda che porgo sempre ai miei genitori. Molti relativizzano il fatto dicendo di esser stati anche loro "rotondetti" a quell'età e di essersi poi rimessi in forma in seguito. Il “perché” i loro figli prendano peso è la domanda più importante. E la risposta è altrettanto interessante, anche se difficile da capire per chi non è del ramo e talvolta impossibile da accettare per i genitori. Il bimbo cerca nel cibo qualcosa di cui ha bisogno. Qualcosa che non trova o non ha a sufficienza all’interno della famiglia».
Quali sono i rimedi?
«I rimedi vanno cercati dove si pensa risieda il problema. Se abbiamo, ad esempio, rilevato un problema nel nucleo famigliare legato a tensioni o ansie, il nostro obiettivo sarà lavorare su quelle. Per far questo necessitiamo di tempo, di un lungo momento di riflessione interna, interpersonale e a volte di gruppo (in famiglia)».
Dieci anni fa ha creato Pesovia, un progetto che cerca di combattere questo problema. Quali sono gli obiettivi? Come li mettete in pratica?
«Io e i miei collaboratori cerchiamo di affiancare il giovane e tutti i componenti della famiglia, trovando insieme una possibile causa e una soluzione al loro problema. In questa decina d'anni abbiamo regolarmente e costantemente affinato le nostre tecniche. Siamo partiti da considerazioni pratiche e teoriche, cercando di organizzare un sostegno su vari livelli e da diversi punti di vista (come quello della dietista, della psicologa, dell'animazione di gruppo, sportiva e famigliare».
«Quest'anno, ad esempio, siamo riusciti a far collimare più gruppi famigliari creando una sorta di “effetto a valanga”. Qualsiasi piccola risorsa messa in atto - ad esempio un'uscita di due giorni a Bosco Gurin - diventa a sua volta una motivazione, creando senso di appartenenza, responsabilizzazione e piacere nella condivisione. Il risultato si moltiplica automaticamente e a dismisura».
Com’è andato questo decimo anno?
«È stato un anno splendido. Abbiamo avuto la fortuna di trovare famiglie motivate e disponibili, sia a mettersi in discussione, sia a riorganizzare i loro modi di fare. Si è creato un bel rapporto di gruppo. È stato uno dei migliori anni di questo progetto. Di conseguenza siamo molto motivati sia a continuare, che a cercare nuove tecniche e nuovi metodi per migliorare».
A chi fosse interessato a settembre partirà l’undicesimo anno consecutivo del progetto Pesovia. Che oltre al pediatra e fondatore Paolo Peduzzi, vedrà impegnati gli psicologi Fabio Ratti e Lucia Pancaldi, il responsabile di attività fisica adattata Thomas Ferrari, la dietista Giada Ponti e il cuoco specializzato in dietetica Maurizio Masia.
Rtsi Falò:
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Associazione Svizzera Obesità nell'infanzia e nell'adolescenza :
Articolo apparso su Azione :
14_azione_02.04.2013_peso_via.pdf | |
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Articolo apparso su Ticino management:
ticino_management.pdf | |
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Articolo apparso su Popolo e Libertà:
(ho dovuto dividere l'articolo in 5 parti...)
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TATAMI puntata del 1.02.09:
http://www.tatami.rai.it/category/0,1067207,1067148-1083939,00.html
per rivedere la puntata del 18 gennaio 2010 di Piattoforte clicca qui:
http://la1.rsi.ch/piattoforte/index.cfm?scheda=14106
http://la1.rsi.ch/piattoforte/index.cfm?scheda=14106
disturbi_alimentari.pdf | |
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Articolo su AZIONE del 2.5.16.pdf | |
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